domenica 27 gennaio 2008

L'infarto miocardico

Definizione: necrosi zonale del muscolo cardiaco secondario ad un’ischemia acuta che dura un lasso di tempo sufficiente a creare un danno irreversibile.

Nella maggior parte dei casi, l’IMA è dovuto ad una trombosi coronarica sovrapposta ad una lesione della parete vasale sede di una placca ateromasica. Pur tuttavia, come già detto sopra, non sono infrequenti i casi di infarto miocardico a coronarie integre, legato ad uno spasmo prolungato.

È probabile, tuttavia, che la trombosi giochi un ruolo dominante e questo spiegherebbe anche la efficacia della fibrinolisi nei pazienti con IMA.

Sul piano anatomo-patologico possiamo distinguere un infarto transmurale, quando viene coinvolto tutto lo spessore del muscolo cardiaco dall’infarto intramurale o subendocardico, quando la lesione rimane all’interno dello spessore della parete

Le necrosi più limitate avvengono se l’ostruzione è più distale o se colpisce dei rami coronarici minori. Paradossalmente, gli infarti subendocardici sono più frequenti nei cuori con circolo coronarico molto compromesso, questo perché sono già attivi molti circoli collaterali che riescono a “salvare” del tessuto miocardico.

La sede dell’infarto miocardico è correlata alla localizzazione dell’ostruzione coronarica. In particolare:

Ostruzione discendente anteriore: necrosi anteriore ventricolo sinistro, regione apicale, parte anteriore del setto, parete antero-laterale, muscolo papillare

Ostruzione arteria circonflessa: parete laterale

Ostruzione discendente posteriore: necrosi parete infero-posteriore, terzo posteriore del setto, muscolo papillare postero-mediale

La conseguenza di una zona muscolare infartuata è la sua sostituzione con tessuto fibrotico, ovviamente privo di capacità contrattile. Questo porta alla individuazione ecografia di zone di muscolo cardiaco con alterazione della mobilità come:

Asinergia (asincronismo di contrazione di segmenti di miocardio

Ipocinesia (riduzione dell’accorciamento)

Acinesia (mancanza dell’accorciamento)

Discinesia (espansione sistolica paradossa)

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